"Non è bello ciò che è bello ma è bello ciò che piace". Questo motto popolare risalente all’antichità: "De gustibus non disputandum est", nasconde una verità biologica riguardante ciò che riteniamo bello-piacevole oppure brutto- sgradevole e che in filosofia ha dato vita all’estetica. Le importanti teorizzazioni riguardanti il gusto ed il concetto di Bellezza del Baumgarten risalenti al 1750 , i susseguenti studi della psicologia della forma e soprattutto le scoperte recenti delle Neuroscienze, hanno suffragato ciò che intuitivamente si aveva da tempo compreso: non esistono oggetti
belli o brutti in sé, né musiche piacevoli o disturbanti , ma soltanto ciò che al nostro cervello sembrano tali, ricevendone un senso di piacere o di sgradevolezza. Riteniamo utile il proporre tali tematiche per conoscere meglio alcuni fenomeni riguardanti il mondo dell’arte e della musica, soprattutto ai fini dell’acquisizione di una maggiore autonomia del gusto.
Modalità di svolgimento: in presenza e on-line.